Con i commi 156 e 157 della legge di bilancio 2018, sono state introdotte alcune novità in materia di disciplina fiscale sulla previdenza complementare.
Dal 1° gennaio 2018 è stata infatti estesa al pubblico impiego la disciplina fiscale sulla previdenza complementare prevista dal D. Lgs. n. 252 del 2005. Pertanto, a prescindere dalla data di assunzione nella P.A., il dipendente pubblico potrà dedurre dal proprio reddito contributi a previdenza complementare fino ad un importo complessivo di € 5.164,27.
In particolare, le prestazioni saranno soggette ad una tassa, sostitutiva dell’IRPEF, con aliquota massima del 15% e decrescente, fino ad un minimo del 9%, in relazione al tempo di partecipazione alla previdenza complementare.
Per l’ammontare maturato dagli iscritti a previdenza complementare fino al 31.12.2017 continua invece ad applicarsi la previgente disciplina fiscale.
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